Editoriale Congo Attualità n. 357 – a cura della Rete Pace per il Congo
L’inizio dell’operazione di presentazione e accettazione delle candidature per le elezioni legislative provinciali è previsto per il 24 giugno. Per le elezioni presidenziali e legislative nazionali, occorrerà attendere il 24 luglio. Manca quindi poco tempo e non ci si può più permettere di sprecarlo in inutili dibattiti.
Dei dibattiti inutili
Uno di questi dibattiti è quello su un eventuale terzo mandato presidenziale per Joseph Kabila.
Tale dibattito si fonderebbe sulla revisione, nel 2011, dell’articolo 71 della costituzione ha sancito il passaggio da elezioni presidenziali a due turni a elezioni a un solo turno. Secondo alcuni esponenti della MP, questo cambio di modalità di voto avrebbe azzerato il contatore dei mandati presidenziali dell’attuale presidente, per cui il mandato ricevuto da Joseph Kabila nelle elezioni del 2011 dovrebbe essere considerato come un suo primo mandato, benché fosse stato eletto una prima volta nelle elezioni del 2006. Sempre secondo questi esponenti della MP, tutto ciò permetterebbe a Joseph Kabila di ricandidarsi nel 2018 per un “secondo” mandato.
Tuttavia, secondo alcuni osservatori, si tratterrebbe di un’interpretazione parziale e faziosa della costituzione perché, in realtà, la revisione dell’articolo 71 non ha avuto alcuna ripercussione sull’articolo 70 che, rimanendo invariato, stipula che “il presidente della Repubblica è eletto per un mandato di cinque anni rinnovabile una sola volta”. Fino a prova contraria, il presidente Kabila è stato eletto una prima volta nel 2006 e una seconda volta nel 2011.
D’altra parte, alcuni membri dell’opposizione hanno risollevato il dibattito su un’eventuale “transizione senza Kabila”, benché tale proposta si sia finora rivelata di difficile realizzazione.
In ambedue i casi, si tratterrebbe di sterili provocazioni che rischierebbero di provocare un ennesimo rinvio delle elezioni stesse.
Delle azioni prioritarie
Per questo, sarebbe necessario concentrare gli sforzi su quei punti che rimangono ancora aperti.
In particolare:
– Il Ministero degli interni dovrebbe trasmettere alla Commissione elettorale una lista aggiornata e corretta dei partiti politici abilitati a partecipare alle elezioni, soprattutto per quanto riguarda quelli colpiti da sdoppiamenti. Queste correzioni dovrebbero essere apportate sulla base dei suggerimenti emessi dal CNSA o di eventuali sentenze dei tribunali competenti.
– La Commissione elettorale dovrebbe iniziare, il più rapidamente possibile e per tranquillizzare l’opinione pubblica, una procedura di certificazione (operazione di controllo esterno) delle macchine per votare. Tale operazione dovrebbe concludersi entro la fine di luglio, in modo che, in caso di un’eventuale rinuncia all’uso di questa macchina, la Commissione elettorale possa avere il tempo necessario per stampare le schede elettorali, come peraltro previsto nel calendario elettorale (righe 38, 39 e 40).
– La Commissione elettorale dovrà rispettare le scadenze del calendario elettorale, tra cui la convocazione dell’elettorato il 23 giugno 2018, l’inizio dell’operazione di presentazione e accettazione delle candidature alle elezioni legislative provinciali il 24 giugno 2018 e l’inizio dell’operazione di presentazione e accettazione delle candidature alle elezioni presidenziali e legislative nazionali il 24 luglio 2018.
– La Commissione elettorale e l’Assemblea nazionale dei deputati assumessero in tempo utile le rispettive responsabilità (tecniche o legislative) circa l’operazione di registrazione dei Congolesi residenti all’estero, al fine di evitare che questo problema diventi un motivo per giustificare un ennesimo rinvio delle elezioni.