Nove ex ufficiali delle Forze armate congolesi sono stati arrestati in Angola con l’accusa di pianificare un golpe ai danni del presidente Joseph Kabila: la notizia è stata diffusa dal loro avvocato e da un’organizzazione non governativa impegnata nella difesa dei diritti umani.
I nove sarebbero finiti in manette il 22 novembre scorso, due giorni dopo l’ingresso dei ribelli del Movimento del 23 marzo (M23) a Goma, una delle città principali dell’est del Congo. Secondo l’avvocato Arabo Bula Tempo e gli attivisti della Federazione internazionale per i diritti umani, un’ong con sede a Parigi, gli arresti non sono stati convalidati da un magistrato e sono dunque da considerarsi illegali. Stando alla versione dell’organizzazione non governativa, le manette sono scattate mentre gli ex ufficiali “stavano discutendo della possibilità di prestare assistenza all’esercito congolese, che si trovava in grave difficoltà”.
Secondo le informazioni disponibili, non confermate dal governo di Luanda, tra i nove ci sarebbe un ex colonnello di nazionalità belga. Tutti i sospetti avrebbero servito nell’esercito congolese ai tempi dell’ex presidente Mobutu Sese Seko, rovesciato nel 1997 dai ribelli guidati da Laurent Kabila, padre dell’attuale capo di Stato.
[VG]