SEQUESTRATO ARSENALE IN KIVU, A KINSHASA SI INSEDIA GOVERNO

Misna – 10 maggio 2012

Un deposito contenente 25 tonnellate di armi è stato sequestrato dall’esercito congolese nella fattoria in cui risiede l’ex capo ribelle Bosco Ntaganda, ricercato per presunti crimini di guerra dalla Corte penale internazionale.

Lo hanno annunciato oggi le autorità della zona di Masisi, nella provincia orientale del Nord Kivu, teatro negli ultimi giorni di violenti combattimenti tra gli uomini di Ntaganda e soldati dell’esercito regolare.

Nell’arsenale – secondo quanto riferisce oggi la stampa congolese – sarebbero stati presenti mortai, munizioni, fucili e mitragliatrici oltre ad armi di piccolo calibro.

 

Negli ultimi cinque giorni, diversi disertori al seguito di Ntaganda avrebbero abbandonato le armi e si sarebbero arresi alle Forze armate congolesi (Fardc) nell’ambito dell’ultimatum proposto dalle autorità, secondo un portavoce dell’esercito. “Ai disertori che non si sono ancora arresi diciamo: le nostre porte restano aperte, ma non per molto” ha precisato Sylvain Ekenge.

 

A chilometri di distanza, nella capitale congolese – intanto – si è svolta la cerimonia di insediamento del nuovo governo di Mata Ponyo Mapon a cui 324 dei 328 deputati del parlamento hanno dato la fiducia. In base al programma presentato, il nuovo esecutivo si propone di far raggiungere al Congo lo status di paese a medio reddito entro la fine della legislatura, nel 2016.

 

Una pubblicazione tardiva dei risultati elettorali, tra le critiche degli osservatori internazionali, un clima politico teso tra maggioranza e opposizione, e la ripresa degli scontri nel Kivu hanno posto da subito le nuove istituzioni davanti a difficoltà e ritardi.

 

[AdL]