INDICE
EDITORIALE: FUMATA BIANCA PER IL COMITATO DEFINITIVO DI PRESIDENZA DEL SENATO
1. L’ELEZIONE DEI MEMBRI DEL COMITATO DEFINITIVO DI PRESIDENZA DEL SENATO
a. Due candidature per la presidenza
b. Bahati Lukwebo sospeso a tempo indeterminato dall’FCC
c. Le divisioni all’interno dell’ADFC-A
d. Bahati Lukwebo escluso definitivamente dall’FCC
e. Bahati Lukwebo annuncia la trasformazione dell’AFDC-A in piattaforma politica autonoma
f. La lista completa dei candidati redatta dall’FCC
g. I risultati delle elezioni
EDITORIALE: FUMATA BIANCA PER IL COMITATO DEFINITIVO DI PRESIDENZA DEL SENATO
1. L’ELEZIONE DEI MEMBRI DEL COMITATO DEFINITIVO DI PRESIDENZA DEL SENATO
a. Due candidature per la presidenza
Il 2 luglio, il Fronte Comune per il Congo (FCC) ha designato l’ex ministro della giustizia, il senatore Alexis Thambwe Mwamba, come candidato alla presidenza del Senato. In un suo comunicato, il coordinatore del FCC, Néhémie Mwilanya, ha affermato che questa decisione è stata presa con l’accordo dei leader delle varie coalizioni membri del FCC.
Tuttavia, l’Alleanza delle Forze Democratiche del Congo e Alleati (AFDC-A), anch’essa membro del FCC, ha designato Modeste Bahati Lukwebo, sua autorità morale, come candidato alla presidenza del Senato. Si tratta di una decisione presa poco prima che Thambwe Mwamba fosse designato candidato per conto del FCC. Ciò nonostante, l’AFDC-A ha riaffermato la sua fedeltà all’autorità morale del FCC, l’ex presidente Joseph Kabila. Va ricordato che, poiché il partito di Kabila, il PPRD, ha già ottenuto due posti: quello del primo ministro e quello del presidente dell’Assemblea nazionale, Bahati Lukwebo ha più volte fatto pressione su Joseph Kabila, per spingerlo a riservare la presidenza del Senato alla sua AFDC-A che, con 70 deputati provinciali, 14 senatori e 43 deputati nazionali è la seconda forza politica del FCC, dopo il PPRD di Joseph Kabila.[1]
b. Bahati Lukwebo sospeso a tempo indeterminato dall’FCC
L’8 luglio, in una conferenza dei presidenti dei partiti politici membri del Fronte Comune per il Congo (FCC), tutti i partecipanti hanno ribadito il loro appoggio alla candidatura di Alexis Thambwe Mwamba come presidente del Senato. In una dichiarazione rilasciata dopo la conferenza, l’FCC ha chiesto a Modeste Bahati Lukwebo, presidente dell’AFDC-A, di ritirare la propria candidatura e di dichiarare pubblicamente il suo appoggio a Alexis Thambwe Mwamba, come candidato unico dell’FCC alla presidenza. del Senato.[2]
Il 9 luglio, durante una riunione dei presidenti dei partiti membri del Fronte Comune per il Congo (FCC), tenutasi al Rotana Hotel di Kinshasa, Modeste Bahati Lukwebo è stato sospeso a tempo indeterminato dall’FCC, per aver mantenuto la sua candidatura alla presidenza del Senato. La decisione è stata annunciata da Jean-Lucien Bussa, portavoce della coalizione politica guidata da Joseph Kabila. L’incontro era presieduto da Néhémie Mwilanya, coordinatore dell’FCC.
Tre sono le conclusioni definite dalla conferenza dei presidenti dei partiti politici membri dell’FCC e rese pubbliche da Jean-Lucien Busa: «l’appoggio generale di tutti i senatori alla candidatura di Alexis Thambwe Mwamba; la sospensione, a tempo indeterminato, di Modeste Bahati Lukwebo, leader dell’AFDC-A, dall’FCC; la presentazione all’FCC, da parte dell’AFDC-A, di una nuova leadership che possa rappresentarla presso gli organismi dell’FCC».
Tuttavia, Modeste Bahati Lukwebo ha confermato di voler mantenere la propria candidatura alla presidenza del Senato, nonostante la sua sospensione dall’FCC e l’appoggio fornito pubblicamente da alcuni membri del suo raggruppamento politico, l’AFDC-A, ad Alexis Thambwe Mwamba, designato candidato da Joseph Kabila per conto dell’FCC. Egli ha dichiarato di aver preso atto della decisione dell’FCC, pur sottolineando l’autonomia legale del suo raggruppamento politico nei confronti dell’FCC e ricordando i motivi della sua decisione: «l’AFDC-A ha 44 deputati nazionali, 70 deputati provinciali, 13 senatori, 2 governatori e 7 vice-governatori. Ha anche dei presidenti e vicepresidenti delle assemblee provinciali. L’AFDC-A è dunque una grande forza che non avrebbe dovuto essere esclusa dalla corsa alla presidenza del Senato a favore di un indipendente che, all’FCC, non apporta che la sua sola persona. È questa ingiustizia che ci rivolta e che abbiamo denunciato. Sfortunatamente, i nostri amici dell’FCC non hanno voluto ascoltarci, preferendo la via del regolamento dei conti».[3]
c. Le divisioni all’interno dell’ADFC-A
Il 6 luglio, in una dichiarazione rilasciata da Kinshasa, un gruppo di 10 deputati nazionali membri dell’Alleanza delle Forze Democratiche del Congo e Alleati (ADFC-A), di Modeste Lukwebo, ha dichiarato di appoggiare la candidatura di Alexis Thambwe Mwamba come Presidente del Senato. La presidente del gruppo parlamentare AFDC-A, Nene Nkulu, ha affermato: «L’AFDC-A aveva espresso all’FCC le sue ambizioni politiche, presentando la candidatura di Modeste Bahati. Lukwebo. Tuttavia, dal momento in cui, dopo aver preso in considerazione le varie candidature, l’FCC ha optato per quella di Alexis Thambwe Mwamba, non abbiamo altra scelta che inclinarci davanti alla decisione presa dalla gerarchia della nostra famiglia politica, l’FCC. Perciò sosterremo la candidatura dell’onorevole Alexis Thambwe Mwamba».
Da parte sua, Modeste Bahati Lukwebo ha affermato che, «sperando che essi cambino idea, la nostra battaglia per la conquista della presidenza del Senato continuerà con gli altri 116 parlamentari dell’AFDC-A. Mantengo quindi la mia candidatura alla presidenza del Senato, come deciso dall’AFDC-A».[4]
Il 10 luglio, in una conferenza stampa, i 10 deputati nazionali dell’AFDC-A che si erano detti favorevoli alla candidatura di Thambwe Mwamba hanno dichiarato di aver preso atto dell’esclusione di Bahati Lukwebo dall’FCC a tempo indeterminato, hanno ribadito la loro lealtà a Joseph Kabila, autorità morale dell’FCC, e hanno confermato il loro appoggio alla candidatura di Alexis Thamwe Mwamba alla presidenza del Senato.[5]
Il 10 luglio, i presidenti dei partiti membri dell’Alleanza delle Forze Democratiche del Congo e Alleati (AFDC-A) si sono incontrati al Meriba Hotel di Kinshasa. L’incontro è stato allargato anche ai senatori e ai deputati membri della coalizione. I partecipanti hanno preso atto della sospensione di Bahati Lukwebo dal Fronte Comune per il Congo (FCC) e, in un comunicato finale, hanno dichiarato che, «in seguito alla sospensione della loro coalizione da parte della conferenza dei presidenti dei partiti membri dell’FCC, la Conferenza dei presidenti dei partiti membri dell’AFDC-A fa notare che è soprattutto l’AFDC-A che è membro dell’FCC e non tanto il suo presidente. Di conseguenza, è solo l’AFDC-A in quanto tale che può trattare e prendere impegni con altre entità». Nello stesso comunicato, viene annunciato che l’AFDC-A ha deciso di riprendersi una sua piena autonomia nei confronti delle istituzioni della Repubblica, delle associazioni della società civile e degli altri partiti politici, precisando che l’AFDC-A “non invierà alcun suo delegato all’FCC“. Secondo il comunicato finale, l’AFDC-A si costituirà in un gruppo politico autonomo e indipendente sia dall’FCC che da CACH. Tuttavia, con i suoi 136 membri eletti (44 deputati nazionali, 70 deputati provinciali, 13 senatori, 2 governatori, 7 vice-governatori), l’AFDC-A rimarrà nella maggioranza e sosterrà il programma politico del Presidente della Repubblica Félix Tshisekedi e del Primo Ministro Sylvestre Ilunga Ilunkamba. Infine, i partecipanti hanno ammonito tutti quei membri della coalizione che hanno deciso di appoggiare la candidatura di Alexis Thambwe Mwamba, perché “non avranno alcuna legittimità o legalità” per parlare in nome dell’AFDC-A all’interno dell’FCC.[6]
L’11 luglio, secondo un comunicato diffuso dai dirigenti dall’AFDC-A rimasti fedeli al Fronte Comune per il Congo, l’FCC ha concesso ai membri dell’AFCDC-A, che hanno delle responsabilità all’interno delle istituzioni del Paese, di chiarire la loro posizione entro 72 ore.[7]
L’11 luglio, il presidente del partito laburista (PT) e membro dell’AFDC-A, Steve Mbikayi, ha dichiarato che «l’onorevole Bahati deve sapere che l’AFDC-A non è l’AFDC. Egli non può parlare in nome dell’AFDC-A come può farlo per l’AFDC e non può ingaggiare i suoi alleati senza dapprima consultarli. Le decisioni che hanno preso sono quindi nulle. L’AFDC-A è stata creata all’interno dell’FCC. Molti suoi candidati sono stati eletti semplicemente perché l’AFDC-A è membro dell’FCC. Noi siamo sempre membri dell’AFDC-A e rimaniamo membri dell’FCC». Steve Mbikayi ha annunciato anche la creazione di un coordinamento di 5 persone all’interno dell’AFDC-A, rispondendo così alla richiesta inoltrata dalla Conferenza dei presidenti dei partiti membri dell’FCC e relativa alla sostituzione del senatore Bahati Lukwebo, dopo la sua “auto-esclusione” e sospensione dall’FCC.[8]
Il 12 luglio, dopo aver preso atto della “auto esclusione” di Bahati Lukwebo dall’FCC, i parlamentari e dirigenti dell’AFDC-A che hanno espresso il loro appoggio alla candidatura di Alexis Tambwe Mwamba, hanno designato la deputata Néné Nkulu per assumere la direzione dell’AFDC-A e per rappresentare la loro coalizione all’interno dell’FCC, almeno fino ad un eventuale ritorno di Bahati Lukwebo nelle file dell’FCC. Presidente del gruppo parlamentare AFDC-A alla Camera dei Deputati, Nene Nkulu era finora vice-segretaria generale del Partito Alleanza delle Forze Democratiche del Congo (AFDC) sotto la presidenza di Modeste Bahati Lukwebo. La designazione di Néné Nkulu Ilunga, deputata nazionale, risponde alla richiesta inoltrata dalla Conferenza dei presidenti dei partiti membri dell’FCC di presentare “una nuova leadership per riempire il vuoto provocato dall’autoesclusione” dell’autorità morale dell’AFDC-A, Bahati Lukwebo, e dalla sua conseguente sospensione dall’FCC.[9]
Il 13 luglio, si è concluso il tempo concesso ai membri dell’AFDC e Alleati (AFDC-A) rimasti fedeli a Bahati Lukwebo, affinché possano chiarire la loro posizione nei confronti del Fronte Comune per il Congo (FCC). Il deputato Rubin Bukanga, relatore dell’AFDC- A ha spiegato che «la decisione presa dalla Conferenza dei presidenti dell’FCC ci ha chiesto di proporre una nuova personalità che rappresenti l’AFDC-A presso l’FCC. È quindi normale che l’AFDC-A rimasto fedele all’FCC chieda agli altri colleghi di chiarire la loro posizione: rimanere nell’FCC o seguire il Professor Bahati Lukwebo come indipendente».
In risposta, il senatore Modeste Bahati Lukwebo ha messo in guardia quelli che stanno cercando di dividere la coalizione dell’AFDC-A. Secondo lui, i nomi delle persone che rappresentano la coalizione sono noti alle autorità competenti del paese e pubblicati nella Gazzetta ufficiale.
Bahati Lukwebo non ritiene possibile alcuna azione legale che possa conferire a qualsiasi altra struttura la facoltà di dare degli ordini ai membri del suo gruppo che assumono delle responsabilità di Stato: «Con quale diritto le persone dell’FCC osano chiedere all’AFDC-A di designare degli altri delegati o di nominare un altro presidente? Non è possibile! Sono un presidente eletto dal congresso per conto dell’AFDC e l’AFDC è membro della coalizione AFDC-A. Sono stato eletto dai presidenti dei partito che formano la coalizione. E dunque, sono loro che possono apportare una modifica».[10]
Il 13 luglio, il vicepresidente dell’AFDC-A, Steve Mbikayi, ha convocato per una riunione di crisi il suo partito politico, il Partito Laburista (PT), per valutare la situazione e prendere una posizione. Il PT ha 5 deputati in parlamento. In un suo comunicato stampa, il comitato politico del PT ha dichiarato: «Attualmente, all’interno dell’AFDC-A ci sono due linee politiche diametralmente opposte. Tuttavia, il Partito Laburista non si sente affatto preoccupato, né per la posizione assunta dall’ala dissidente della nostra coalizione politica, né per le decisioni che essa ha intrapreso». Il partito laburista ha aggiunto che si rammarica del fatto che, «per motivi opportunistici, i membri dell’AFDC non condividano più la stessa linea politica».
Prendendo le distanze da Modeste Bahati, l’ex ministro dell’istruzione superiore Steve Mbikayi ha precisato che lui e il suo partito rimangono membri dell’AFDC-A e dell’FCC. Ha anche ribadito la sua fiducia e lealtà nei confronti dell’ex presidente della Repubblica Joseph Kabila.
Come seconda forza politica dell’AFDC-A, il PT di Mbikayi ha chiesto al coordinamento dell’FCC di tener conto del suo peso politico nella ripartizione dei posti ministeriali nel futuro governo.
Infatti, nel comunicato stampa del comitato politico del PT, si afferma che, «secondo il numero dei deputati eletti, all’interno dell’AFDC-A il PT è la seconda forza politica dopo l’AFDC. Il comitato politico del PT chiede dunque al Coordinamento dell’FCC di tener conto di questa realtà, soprattutto nel momento in cui verranno stabilite le quote per la ripartizione delle responsabilità nella formazione del prossimo governo. Inoltre, il comitato politico del PT chiede all’FCC di prendere in considerazione il ruolo di Steve Mbikayi come attuale vicepresidente dell’AFDC-A e presidente del Partito Laburista (PT) e ciò per quanto riguarda la collaborazione tra la conferenza dei presidenti dei partiti dell’FCC e quella dell’AFDC-A».[11]
Il 14 luglio, il presidente dell’Associazione Africana per la Difesa dei Diritti Umani (ASADHO), Jean-Claude Katende, si è espresso a proposito delle divergenze sorte all’interno dell’AFDC-A. Secondo Jean-Claude Katende, quelli che si sono detti fedeli all’ex presidente Joseph Kabila stanno semplicemente cercando di ottenere dei posti ministeriali. Su Twitter, egli ha sottolineato che
«la fedeltà di certi membri dell’AFDC-A a Kabila non è una decisione presa per convinzione, ma per ottenere dei ministeri».
La Conferenza dei presidenti dell’AFDC-A ha ribadito il suo appoggio al suo presidente, il senatore Modeste Bahati, e alla sua candidatura alla presidenza del Senato. Tuttavia, un gruppo di membri dell’AFDC-A ha optato per la candidatura di Alexis Thambwe Mwamba, designato da Joseph Kabila, autorità morale del Fronte Comune per il Congo (FCC). Questo gruppo dissidente ha
designato Néné Nkulu, presidente del gruppo parlamentare dell’AFDC-A presso l’Assemblea nazionale, come sua coordinatrice.[12]
d. Bahati Lukwebo escluso definitivamente dall’FCC
Il 15 luglio, il senatore e presidente dell’AFDC-A, Modeste Bahati Lukwebo, è stato definitivamente radiato dall’FCC. La decisione è stata presa a Kinshasa, in una riunione della conferenza dei presidenti dei partiti politici membri dell’FCC, piattaforma politica dell’ex presidente della repubblica, Joseph Kabila. Tutti quelli che svolgono determinate funzioni (governatori, vice-governatori, membri dei comitati di presidenza delle Assemblee provinciali, ministri provinciali) e che erano stati eletti sulle liste dell’AFDC-A / FCC dovranno chiarire le loro posizioni entro sette giorni, optando per Bahati Lukwebo o per Thambwe Mwamba, confermando o meno la loro appartenenza all’FCC. L’incontro è stato co-presieduto da Néhémie Mwilanya, Emmanuel Ramazani Shadary, Aubin Minaku e Alexis Thambwe Mwamba.[13]
Il 16 luglio, in una riunione tenutasi presso Rotana Hotel di Kinshasa nell’ambito di una sedicente Conferenza di presidenti e rappresentanti dei partiti politici membri dell’AFDC-A, Modeste Bahati Lukwebo è stato escluso dalla presidenza dell’AFDC-A da alcuni esponenti dell’AFDC-A rimasti fedeli all’FCC. Nella stessa riunione, la presidente del gruppo parlamentare AFDC-a, Nene Nkulu Ilunga, è stata designata come nuova Presidente dell’AFDC-A. Ella sarà affiancata da quattro vice presidenti: Steve Mbikayi, presidente del Partito laburista (PT), Jean-Pierre Tshimanga, Sebastien Luzanga Shamandefu e Rachidi Bukanga. Il nuovo gruppo dirigente ha riaffermato la sua appartenenza all’FCC e ha espresso lealtà a Joseph Kabila.
Da parte sua, Bahati Lukwebo ha lasciato intendere che si tratta di 13 dissidenti circa, tra cui 12 deputati e 1 senatore, ai quali avrebbe chiesto di essere coerenti e di rinunciare al loro mandato elettivo acquisito in nome dell’AFDC-A. Secondo altre fonti, i dissidenti sarebbero almeno una trentina, tra cui 25 deputati nazionali e 4 senatori.[14]
e. Bahati Lukwebo annuncia la trasformazione dell’AFDC-A in piattaforma politica autonoma
Il 16 luglio, in una conferenza stampa, Modeste Bahati Lukwebo ha annunciato la trasformazione dell’AFDC-A in una piattaforma politica autonoma, al pari dell’FCC, di CACH e di LAMUKA. Secondo lui, questo cambiamento è conseguente alla mancanza di rispetto, da parte dell’FCC, del peso politico dell’AFDC-A nella ripartizione delle responsabilità a livello del Governo e del comitato di presidenza del Senato . Egli ha precisato che l’ADFC-A rimarrà nella maggioranza e che appoggerà il programma di governo di Felix Tshisekedi e di Sylvestre Ilunga Ilunkamba. Di conseguenza, ha chiesto a Ilunga Ilunkamba, nuovo primo ministro, di accelerare le consultazioni per la formazione del governo, tenendo conto della nuova maggioranza: «Chiediamo al Primo Ministro di accelerare l’identificazione di una nuova maggioranza parlamentare prendendo in considerazione la nascita della nuova piattaforma dell’AFDC-A e di avviare le consultazioni per la composizione del nuovo governo». Egli ha denunciato i metodi “stalinisti” usati dall’FCC per corrompere a suo favore alcuni parlamentari e dirigenti dell’AFDC-A. Ha ricordato che, secondo le disposizioni statutarie e regolamentari dell’ADFC-A, l’onorevole Néné Ilunga non ha alcuna facoltà di impegnare e di rappresentare l’AFDC-A, né presso l’FCC, né presso terzi. Infine, egli ha confermato la sua ferma decisione di mantenere la sua candidatura alla presidenza del Senato.[15]
Il 18 luglio, l’Alleanza delle Forze Democratiche del Congo e Alleati (AFDC-A) ha presentato una denuncia al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione di Gombe. L’AFDC-A di Bahati Lukwebo accusa quattro suoi membri e il coordinatore del Fronte Comune per il Congo (FCC) di usurpazione e abuso di potere, corruzione, falsificazione di documenti, minacce e insulti. Le persone incriminate sono: Nene Nkulu Ilunga, Steve Mbikayi, Jean-Pierre Tshimanga, Patrick Djanga e Néhémie Mwilanya. Secondo la denuncia, «con la loro dichiarazione del 16 luglio 2019, le persone incriminate hanno usurpato i poteri propri della Conferenza dei presidenti dell’AFDC-A e del presidente della suddetta coalizione politica, sostituendosi agli organi decisionali della stessa coalizione, per parlare con l’FCC e altri terzi in nome dell’AFDC-A e convocando riunioni senza alcun mandato proprio (…)».
Modeste Bahati, che ha firmato il documento, ha precisato che «gli incriminati si sono permessi di inviare messaggi minacciosi a parlamentari, governatori e vice-governatori, ministri provinciali e altri dirigenti dell’AFDC-A. In particolare, il coordinatore dell’FCC, Mwilanya Wilondja Néhémie, si è ritenuto autorizzato a chiedere all’AFDC-A di escludere il suo stessopresidente». Nella sua denuncia, Modeste Bahati ha dichiarato che Néhémie Mwilanya, coordinatore dell’FCC, ha cercato di influire sugli incriminati, «offrendo loro degli spazi in un hotel a 5 stelle, ciò che è una forma di corruzione». Il Presidente dell’AFDC-A ha chiesto al Procuratore Generale della Corte di Cassazione di perseguire le persone citate nella sua denuncia, «per impedire loro di nuocere ulteriormente».[16]
f. La lista completa dei candidati redatta dall’FCC
Il 9 luglio, nello stesso incontro, l’FCC ha proceduto alla ripartizione dei posti all’interno del comitato definitivo di presidenza del Senato tra i diversi gruppi politici che compongono questa piattaforma di maggioranza.
Secondo una fonte prossima a questa piattaforma politica, l’FCC avrà 5 posti su un totale di 7.
– Presidente del Senato: indipendente (Alexis Thambwe Mwamba),
– un posto per il PPRD. Come primo vicepresidente, sta circolando Il nome di Evariste Boshab, ma non è ancora stato confermato,
– un posto per l’ACO di Patrick Bologna,
– un posto per l’AAB dell’ex governatore Julien Paluku,
– un posto per l’AAAC di Guy Mikulu, amico dell’ex presidente dell’Assemblea nazionale Aubin Minaku.
Sui 2 posti restanti, uno andrebbe all’alleato “Verso il Cambiamento” (CACH) e l’altro all’opposizione.
Il comitato di presidenza del Senato è composto di 7 membri: 1. Presidente, 2. 1° Vicepresidente, 3. 2° Vicepresidente, 4. Relatore, 5. Vice relatore, 6. Questore, 7. Vice Questore.[17]
Il 13 luglio, il Fronte Comune per il Congo (FCC) ha reso ufficialmente nota la lista dei suoi candidati ai diversi posti del comitato definitivo di presidenza del Senato. Eccoli:
– Presidente: Alexis Thambwe Mwamba (Indipendente)
– 1° vicepresidente: Evariste Boshab (PPRD)
– 2° vicepresidente: John Tibasima (AAB – Alleanza Alternativa per il Benessere)
– Relatore: Professor Kahumba (PPRD)
– Vice Relatore: ancora da provvedere
– Questore: Éric Rubuye (ACO – l’Avvenire del Congo)
– Vice Questore: Zagbalafio (ATD – Alleanza dei Laburisti per lo Svilippo).
Secondo Néhémie Mwilanya, il posto di vice relatore, sarà affidato a una donna, dopo aver consultato altre forze politiche.
Secondo altre fonti, questo posto sarebbe già riservato a un membro dell’opposizione, Marie-José Kamitatu Sona, del G7.
Nella lista dell’FCC, non appare alcun membro dell’AFDC-A, né dei sostenitori della candidatura di Modeste Bahati Lukwebo, né di quelli della candidatura di Alexis Thambwe Mwamba.
Inoltre, la lista dell’FCC non include alcun membro di “Verso di cambiamento” (CACH), la piattaforma politica di Félix Tshisekedi, “vincitore” nelle ultime elezioni presidenziali di dicembre scorso. Eppure, CACH aveva annunciato pubblicamente la sua intenzione di avere un suo rappresentante all’interno del comitato definitivo di presidenza del Senato. Infatti, una settimana prima, Jean Bertrand Ewanga, segretario generale del’UNC, partito di Vital Kamerhe, alleato e capo di gabinetto di Felix Tshisekedi, aveva dichiarato che «l’FCC commetterebbe un grave errore se non affidasse alcun posto a CACH».[18]
Il 19 luglio, il Comitato provvisorio di presidenza del Senato ha annunciato che le elezioni del Comitato definitivo di presidenza del Senato si svolgeranno il 27 luglio. Al momento, ci sono due candidati alla presidenza del Senato. Si tratta di Alexis Thambwe Mwamba (FCC) e di Modeste Bahati Lukwebo (AFDC-A).[19]
Il 22 luglio, i candidati ai vari posti del Comitato definitivo di presidenza hanno presentato i loro dossier al Comitato provvisorio del Senato.
Sulla lista del Fronte Comune per il Congo (FCC) appaiono i nomi di Alexis Thambwe Mwamba (indipendente) come candidato presidente, Evariste Boshab (PPRD) e John Tibasima (AAB) rispettivamente come candidati primo vicepresidente e secondo vicepresidente, Maurice Kahumba (PPRD) come candidato relatore, Eric Rubuye (ACO) ) come candidato questore e Jean-Pierre Zagbalafio (ATD) come candidato vice questore.
Poco prima dell’FCC, Modeste Bahati Lukwebo (ADFC-A) aveva presentato la sua candidatura alla presidenza, l’ex primo ministro Samy Badibanga aveva consegnato la sua candidatura alla prima vicepresidenza e Marie Josée Kamitatu, dell’Alleanza per il Rinnovamento del Congo (ARC) e membro del G7 (Opposizione) aveva presentato la sua candidatura come vice relatore.[20]
Il 23 luglio, il Comitato provvisorio di presidenza ha pubblicato la lista definitiva dei candidati ai vari posti del Comitato definitivo di presidenza del Senato. Si tratta dei seguenti 18 candidati:
I. Presidente
– Bahati Lukwebo Modeste
– Makangu Kabongo Georges-Erick
– Thambwe Mwamba Alexis
II. Primo Vice presidente
– Badibanga Ntita Samy
– Boshab Mabudj-ma-Bilenge Evariste
– Sanguma Temongonde Mossai
III. Secondo Vice presidente
– Kanyimbu Shindany Michel
– Tibasima Mbogemu Ateenyi
IV. Relatore
– Kaumba Lufunda
– Mabaya Gizi-Amine Jean-Philbert
V. Vice relatore
– Kamitatu Marie-Josée Sona
– Moleka Liambi Jean de Dieu
VI. Questore
– Goya Kitenge Bijoux
– Loando Mboyo Guy
– Rubuye Hakizimwami Éric
VII. Vice Questore
– Lelo Nzazi Tilly
– Nikomba Sabangu Madeleine
– Zagbalafio Angala Jean-Pierre.[21]
g. I risultati delle elezioni
Il 27 luglio, si sono svolte le elezioni dei membri del Comitato definitivo di Presidenza del Senato. Alexis Thambwe Mwamba è stato eletto Presidente del Senato con 65 voti su un totale di108 elettori. Il secondo candidato, Modeste Bahati Lukwebo, ha ottenuto 43 voti.
Questi ha ottenuto un numero di voti maggiore rispetto ai 13 senatori inizialmente membri dell’ADFC-A, anche se, negli ultimi giorni, due di loro si sono dichiarati favorevoli al candidato dell’FCC. La coalizione Lamuka (Opposizione) dispone di 13 senatori. Facendo alcuni calcoli, risulta che, tra i 91 senatori dichiarati membri dell’FCC, alcuni di loro (19) hanno votato per Lukwebo.
Contro ogni previsione, l’ex primo ministro Samy Badibanga è stato eletto primo vicepresidente, con 60 voti. Presidente del gruppo politico dei “Progressisti”, egli non è membro dell’FCC. Evariste Boshab, membro del Partito Popolare per la Ricostruzione e la Democrazia e candidato del Fronte Comune per il Congo, ha ottenuto solo 43 voti.
John Tibasima Mbogemu Ateenyi è stato eletto secondo vicepresidente del Senato con 63 voti.
Membro di AAB e candidato dell’FCC, ha sconfitto Kanyimbu Shindany Michel (44 voti), candidato indipendente.
Prince Kaumba Lufunda, candidato dell’FCC, è stato eletto relatore con 78 voti. Ha sconfitto il candidato di Lamuka, Jean-Philibert Mabaya Gizi, che ha ottenuto solo 29 voti.
La senatrice Marie-Josée Kamitatu Sona, membro dell’Alleanza per il Rinnovamento del Congo (ARC) e, dunque , del G7 (opposizione), è stata eletta vice relatrice del Senato con 56 voti, battendo il candidato indipendente Jean de Dieu Moleka Liambi.
Eric Rubuye Hakizimwami, candidato dell’FCC, è stato eletto questore con 80 voti, sconfiggendo la senatrice Bijoux Goya. Un terzo candidato, Guy Loanda, aveva desistito alla vigilia delle elezioni.
L’indipendente Rolly Lelo Nzazi è stato eletto vice questore con 63 voti nel secondo turno, sconfiggendo il candidato dell’FCC, Jean Pierre Zagbalafio Angala, che ha ottenuto solo 38 voti. Nel primo turno, entrambi i candidati avevano ottenuto 44 voti ciascuno.
Il Comitato definitivo di presidenza del Senato risulta così composto:
– Presidente: Alexis Thambwe Mwamba (indipendente, sostenuto dall’FCC)
– 1° vicepresidente: Samy Badibanga Ntita (presidente dei Progressisti e prossimo all’UDPS)
– 2° vicepresidente: John Tibasima Mbogemu Ateenyi (membro di AAB e proposto dall’FCC)
– Relatore: Prince Kaumba Lufunda (membro dell’FCC)
– Vice relatore: Marie-Josée Kamitatu Sona (membro di ARC e G7 / Opposizione)
– Questore: Eric Rubuye Hakizimwami (membro dell’FCC)
– Vice Questore: Rolly Lelo Nzazi (Indipendente).[22]
L’alternanza politica ai vertici del Paese stenta a realizzarsi. Come un serpente che cambia pelle pur rimanendo sempre pericoloso, così l’ex Maggioranza Presidenziale (MP), che ha portato più pioggia che bel tempo per 18 lunghi anni, si è trasformata in una “maggioranza parlamentare”. Questa è una delle conseguenze del famoso “accordo” siglato tra l’FCC di Joseph Kabila e la coalizione CACH del duo Tshisekedi-Kamerhe. Ma chi sono i nuovi membri del comitato definitivo di presidenza del senato?
Alexis Thambwe Mwamba
Nato il 6 maggio 1943 a Longa, provincia di Maniema, il nuovo presidente del Senato è uno dei cosiddetti “vecchi dignitari” del regime Mobutu Sese Seko. È entrato in politica nel 1985, in seguito a una richiesta rivoltagli da Léon Kengo wa Dondo, allora Primo Commissario di Stato. Più volte ministro (Lavori pubblici, portafoglio, trasporti e comunicazioni), è stato ambasciatore in Italia, prima di essere nominato alla direzione generale dell’Ufficio delle dogane e delle accise (ex Ofida). Nel maggio 1997, dopo l’arrivo dell’ Alleanza delle Forze Democratiche per la Liberazione del Congo (AFDL) a Kinshasa, Thambwe Mwamba è fuggito in esilio. Alla fine del 1998, dopo la rottura tra LD Kabila e i suoi partner ruandesi e ugandesi, è entrato a far parte della nuova “ribellione congolese” appoggiata da Kigali (Ruanda), il “Raggruppamento Congolese per la Democrazia” (RCD). Durante il regime di transizione “1 + 4”, Thambwe Mwamba è stato nominato Ministro della Pianificazione per conto del Movimento di Liberazione del Congo MLC) di Jean-Pierre Bemba. Dopo le elezioni presidenziali del 2006, l’ex presidente dell’Unione dei Democratici Indipendenti (UDI) entra a far parte della nuovissima “Alleanza della Maggioranza Presidenziale” di Joseph Kabila come “indipendente”. Come tale, è stato successivamente eletto deputato nazionale del collegio elettorale di Kindu nel 2006 e senatore della provincia di Maniema in dicembre 2018. Sempre come “indipendente”, è stato anche ministro degli Affari Esteri e, in seguito, ministro della Giustizia.
Al Ministero della Giustizia, Thambwe Mwamba si è fatto notare per le sue ripetute violazioni del principio della separazione dei poteri. In diversi casi, egli si è comportato come un “super procuratore”. È stato aspramente criticato per aver strumentalizzato la giustizia, come quando ha ordinato al Procuratore Generale della Repubblica, Flory Kabange Numbi, di aprire una “inchiesta giudiziaria” per “reclutamento di mercenari” contro Moïse Katumbi, ex governatore del Katanga.
Inizialmente, Thambwe parlò di 600 “mercenari” reclutati. Successivamente, tale cifra si abbassò a 11. Alla fine, nessuno avrebbe mai visto un solo mercenario. Thambwe Mwamba è stato anche l’istigatore di un secondo dossier giudiziario aperto contro Moïse Katumbi, quello della “detenzione di un doppio passaporto”. L’apertura di queste due inchieste giudiziarie: “reclutamento di mercenari” e “detenzione di doppio passaporto”, ha sostanzialmente impedito a Moïse Katumbi di presentarsi come candidato alle elezioni presidenziali del 2018.
Thambwe Mwamba è una delle personalità (Boshab, Shadary, Mende, …) prossime a Kabila che sono state sanzionate (limitazione del rilascio di visto e congelamento dei beni) sia dall’Unione Europea che dagli Stati Uniti, per violazioni dei diritti umani. e intralcio al processo elettorale.
Samy Badibanga Ntita
Nato il 12 settembre 1962 a Kinshasa, il nuovo primo vicepresidente del Senato ha operato nel settore privato, prima di apparire nell’entourage immediato di Etienne Tshisekedi wa Mulumba, presidente dell’UDPS, principale partito di opposizione. Eletto deputato nazionale in novembre 2011, Badibanga ha preso le distanze dall’UDPS, rifiutando di obbedire all’ordine di “Tshitshi”, di non partecipare ai lavori dell’Assemblea Nazionale. Nonostante ciò, “Samy” è sempre rimasto in buoni rapporti con Felix Tshisekedi Tshilombo, figlio di Etienne Tshisekedi. Il 17 novembre 2016, in seguito al “dialogo politico” guidato dal presidente togolese Edem Kodjo, Badibanga è stato nominato Primo Ministro. È stato poi sostituito da Bruno Tshibala, allora vice segretario generale dell’UDPS, in seguito alle consultazioni politiche svoltesi presso il centro interdiocesano e mediate dalla Conferenza dei vescovi cattolici.
John Tibasiima Mbogemu Ateenyi
Nato nella provincia di Ituri, il nuovo secondo vicepresidente del Senato è nato il 7 settembre 1951 a Nyankunde. Licenziato in psicologia, John Tibasiima è un Hema. È nel 1987 che egli entra in politica come commissario popolare (parlamentare) al tempo dell’MPR, Partito di Stato. Diventa poi membro dell’Alto Consiglio della Repubblica / Parlamento di transizione (HCR-PT). Dal 1993 al 1996 è stato presidente direttore generale (PDG) della società aurifera di Kilo-Moto (Okimo) prima di entrare a far parte dell’AFDL nel 1997. Alla fine del 1998, Tibasiima entrò a far parte dell’RCD. Dopo la scissione di questo movimento armato in diversi gruppi dissidenti, entrò a far parte dell’RCD-ML guidato da Antipas Mbusa Nyamwisi. “John” finisce per fondare il suo proprio movimento ribelle denominato “RCD-Bunia”. Nel 2003, nell’ambito del periodo di transizione “1 + 4”, John Tibasiima è stato nominato Ministro della Pianificazione urbana e dell’edilizia abitativa. Il suo nome è stato ripreso nel rapporto del gruppo di esperti delle Nazioni Unite sul saccheggio delle risorse naturali in Congo. Nel gennaio 2007, egli era stato eletto senatore a Irumu.
Prince Kaumba Lufunda Samajiku
Nativo del “Grande Katanga”, 62 anni, dottore in filosofia e laureato in criminologia, il nuovo relatore del comitato definitivo di presidenza del senato è stato rettore dell’Università di Lubumbashi. Nel 2008, gli è stato chiesto di sostituire Guillaume Samba Kaputo – deceduto nel 2007 – come consigliere speciale del Capo dello Stato in materia di sicurezza. In seguito, è stato nominato direttore di gabinetto del Ministero degli Interni.
Marie Josée Kamitatu Sona
Si sa molto poco sulla nuova vice relatrice del comitato di presidenza del Senato. È membro dell’Alleanza per il Rinnovamento del Congo (ARC), partito membro di LAMUKA, piattaforma politica dell’opposizione. Sarebbe la figlia di Olivier Kamitatu, presidente dell’ARC e portavoce di Moïse Katumbi.
Eric Rubuye Hakizimwami
Secondo certe fonti, il nuovo questore del comitato di presidenza del Senato sarebbe un Mushi del Sud Kivu e “parente per matrimonio” di Joseph Kabila. Eric Rubuye avrebbe come sua seconda moglie, una certa “Agathe” che sarebbe una delle figlie di Mzee Kabila. Per volontà dell’autorità morale dell’FCC, le finanze del Senato congolese saranno quindi “gestite in famiglia”. Rubuye viene dal mondo degli affari ed è membro dell’ACO (l’Avvenire del Congo).[23]
[1] Cf Radio Okapi, 03.07.’19
[2] Cf Radio Okapi, 09.07.’19
[3] Cf Radio Okapi, 09.07.’19; Patrick Maki – Actualité.cd, 09.07.’19
[4] Cf Radio Okapi, 06.07.’19
[5] Cf Thierry Mfundu – Politico.cd, 10.07.’19
[6] Cf Actualité.cd, 10.07.’19
[7] Cf Radio Okapi, 13.07.’19
[8] Cf Alain Tshibanda – Top Congo FM – via mediacongo.net, 11.07.’19
[9] Cf 7sur7.cd, 12.07.’19
[10] Cf Radio Okapi, 13.07.’19
[11] Cf Jean Pierre Kayembe – Cas-info.ca, 14.07.’19; Jeff Kaleb Hobiang 7sur7.cd, 14.07.’19
[12] Cf Jephté Kitsita – 7sur7.cd, 14.07.’19
[13] Cf Radio Okapi, 16.07.’19; Actualité.cd, 15.07.’19
[14] Cf Actualité.cd, 16.07.’19 ; Jeff Kaleb – 7sur7.cd, 16.07.’19
[15] Cf 7sur7.cd, 16.07.’19; Actualité.cd, 16.07.’19; Cas-info.ca, 16.07.’19
[16] Cf Radio Okapi, 19.07.’19
[17] Cf Alphonse Muderhwa – 7sur7.cd, 09.07.’19
[18] Cf Radio Okapi, 13.07.’19; Cas-info.ca, 13.07.’19
[19] Cf Jephté Kitsita – 7sur7.cd, 19.07.’19
[20] Cf Fonseca Mansianga – Actualité.cd, 23.07.’19
[21] Cf Japhet Toko – Actualité.cd, 23.07.’19
[22] Cf Radio Okapi, 27.07.’19; Actualité.cd, 27.07.’19; 7sur7.cd, 27.07.’19
[23] Cf Baudouin Amba Wetshi – Congo Indépendant.com, 28.07.’19