UN APPELLO RIVOLTO ALLA COMMISSIONE ELETTORALE→ “PIÙ RESPONSABILITÀ E MAGGIOR TRASPARENZA”

Editoriale Congo Attualità n. 364 – A cura di Rete Pace per il Congo

Il 30 agosto, in una conferenza stampa a Kinshasa, il vicepresidente della Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI), Norbert Basengezi, ha annunciato che le liste provvisorie degli elettori saranno affisse nei seggi elettorali e pubblicate sul sito della Commissione a partire dal 3 settembre. Sempre secondo le sue dichiarazioni, un primo lotto di circa 70.000 macchine per votare dovrebbe arrivare a Kinshasa tra il 9 e il 12 settembre. Altre due consegne sono previste dal 18 al 23 settembre e il 6 ottobre.

Per quanto riguarda il registro elettorale

Per quanto riguarda le liste provvisorie degli elettori, è necessario ricordare che l’operazione di registrazione degli elettori si era conclusa già il 31 gennaio e che, dopo una revisione effettuata dalla stessa commissione nei mesi di marzo e aprile, l’Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF) aveva proceduto, dal 6 al 25 maggio, a un’ulteriore operazione di controllo esterno del registro elettorale. Il 28 maggio, il presidente della CENI, Corneille Nangaa, aveva addirittura annunciato l’inizio dell’operazione di stampa delle liste provvisorie degli elettori, in vista della loro affissione nei vari centri di voto.
È solo tre mesi dopo, il 3 settembre, che la CENI ha iniziato ad affiggerle a Kinshasa. Probabilmente, occorrerà aspettare un altro mese, affinché siano affisse in tutti i centri di voto sparsi sull’insieme del territorio nazionale. Si arriverebbe così a fine settembre. Se si lascia un mese di tempo per una loro verifica da parte della popolazione elettorale, si arriverebbe a fine ottobre, data in cui sarebbe opportuno pubblicare già le liste definitive. Infatti, l’anteriore calendario elettorale, che prevedeva le elezioni presidenziali e legislative nazionali per il 27 novembre 2016, prevedeva la pubblicazione delle liste definitive degli elettori per il 27 settembre, cioè due mesi prima delle elezioni. Un tal ritardo e questa lentezza sono davvero incomprensibili. Non resta che sperare che la CENI possa pubblicare sul suo sito e inviare le liste definitive per affissione nei centri di voto entro e non oltre il 7 dicembre, come previsto dall’attuale calendario elettorale.
Rimangono ancora poco chiare e oscure le due questioni relative agli oltre sei milioni di elettori registrati senza impronte digitali (che l’opposizione qualifica come elettori fittizi) e a quelli che si sono registrati più volte (doppioni) o illegalmente (stranieri, minorenni e agenti delle forze dell’ordine).

Per quanto riguarda la macchina per votare

Per quanto riguarda la questione della macchina per votare, il 6 agosto la CENI aveva annunciato che un primo lotto di 35.000 esemplari era già stato spedito dal porto di Incheon (Corea del Sud), a destinazione del porto di Matadi (RD Congo). Ma nessuna notizia è stata ancora data circa l’effettività del loro arrivo. Anzi, il 30 agosto, il vicepresidente della CENI, Norbert Basengezi, aveva annunciato che il presidente della Commissione si era recato a Seoul, per organizzare la spedizione di oltre 70.000 macchine per votare già pronte. Secondo le dichiarazioni della CENI, questo lotto di macchine dovrebbe arrivare in Congo dal 9 al 12 settembre. Altre due consegne sono previste dal 18 al 23 settembre e il 6 ottobre.
A partire da questa data, secondo il calendario elettorale che prevede un periodo di 40 giorni (dal 7 ottobre al 15 novembre) per stampare, imballare e inviare le schede elettorali cartacee, la CENI dovrebbe effettuare l’operazione di configurazione di circa 110.000 macchine e il loro invio ai 15 centri di smistamento. Anche per quanto riguarda questa operazione, ancora nessuna informazione, ciò che ha dato adito a sospetti di ogni tipo, fino al punto che l’opposizione ha etichettato questa macchina con l’appellativo “macchina per imbrogliare”.

Per essere più credibile

Le contraddizioni e la mancanza di trasparenza delle informazioni fornite dalla CENI hanno creato una certo clima di confusione e di diffidenza nei suoi confronti. Per rimediarvi, la CENI dovrà migliorare la sua strategia di comunicazione, fornendo informazioni più puntuali, precise e trasparenti, in particolare, per quanto riguarda:
– la pubblicazione, sul suo sito, e l’affissione nei centri di voto delle liste provvisorie e definitive degli elettori, delle liste degli elettori registrati senza impronte digitali, dei nominativi degli elettori che sono stati eliminati dal registro elettorale, perché si erano fatti registrati più volte o illegalmente, e dei candidati alle tre elezioni del 23 dicembre: presidenziali, legislative nazionali e legislative provinciali.
– l’introduzione delle macchine per votare, in particolare per quanto riguarda le date di ricezione, la fase della loro configurazione, l’operazione del loro invio nei vari centri di voto e la loro utilizzazione da parte sia dell’elettorato che dei membri del seggio elettorale. La CENI non dovrà permettere, né tollerare alcun tentativo di brogli elettorali: i risultati elettorali forniti automaticamente dalla macchina per votare alla fine delle operazioni elettorali dovranno necessariamente corrispondere a quelli ottenuti mediante il conteggio dei voti effettuato attraverso lo spoglio manuale delle schede elettorali cartacee restituite dalle macchine agli elettori e successivamente depositate nelle urne.