Dopo “Una notte con il Congo RD che piange, lotta e spera”
Comunicato
Sabato sera 30 settembre, la città di Bologna era già in movimento per accogliere Papa Francesco, e la chiesa di San Benedetto, a metà strada fra la Stazione e la Cattedrale di S. Petronio, ci ha aperto le porte per vivere “Una notte con il Congo RD che piange, lotta e spera”. Uno striscione sopra l’entrata e dei manifesti segnalavano ai numerosi passanti quello che stavamo per vivere.
A poco a poco, nella chiesa si sono radunate quasi cento persone, alcune delle quali venute da lontano: Roma, Terni, Ferrara, Padova, Milano, persino dalla Svizzera; uomini e donne, giovani, adulti, anziani… Don Mirko Santandrea, coordinatore dei Centri Missionari dell’Emilia Romagna, è venuto da Faenza a esprimere partecipazione e incoraggiamento.
Nella prima parte della nottata abbiamo ascoltato testimonianze, visto alcuni video, seguito alcuni canti rap, jazz, corali, popolari… che ci hanno immersi spiritualmente nel dramma, nella lotta e nella speranza del popolo congolese. Poi le riflessioni sono diventate preghiera, per dare voce attraverso un salmo al grido del popolo congolese, e forza alla nostra speranza attraverso l’ascolto della parola di Dio. Abbiamo pregato per i milioni di morti e per chi lotta e spera.
Era l’una passata di domenica 1° ottobre quando abbiamo concluso la prima parte. Alcune persone che venivano da lontano o avevano impegni pressanti lungo la giornata sono partite; è rimasto un piccolo gruppo fino al mattino, concludendo con il Rosario e la preghiera delle Lodi.
Durante la notte, abbiamo dato lettura dei numerosi messaggi di partecipazione venuti dal Congo, dall’Italia, dalla Francia, dal Belgio, dal Canada. Ci siamo sentiti un’unica famiglia che insieme, in varie parti del mondo, volgeva il suo pensiero al popolo congolese, lo sosteneva con la sua simpatia ed empatia, con la sua preghiera.
Tra le testimonianze, c’era quella di John Mpaliza, camminatore di pace, che con alcuni amici l’indomani mattina, 1° ottobre, sarebbe partito da Reggio Emilia verso Roma, per far conoscere la sofferenza e la speranza del popolo congolese. Arriveranno a Roma il 27 ottobre, e il 29, giorno anniversario del martirio di Mons. Munzihirwa, saranno in Piazza S. Pietro all’Angelus del Papa.
Anche di loro abbiamo parlato nella lettera che p. Silvio e Jean-Damascène hanno poi consegnato nel primo pomeriggio di domenica al Papa, in visita alla città di Bologna. In essa, abbiamo detto che in comunione con i Vescovi del Congo e con la Chiesa bolognese, volevamo condividere la sofferenza e la speranza del popolo congolese e abbiamo chiesto al Papa di continuare a rimanere vicino al popolo congolese nel suo impegno per la giustizia, la democrazia e una pace duratura.
Grazie alla Chiesa di Bologna e al suo Vescovo, grazie a voi tutti che ci avete dato coraggio condividendo con noi l’iniziativa, in vari modi e luoghi. Continuiamo insieme, mettendo a disposizione del sogno di dignità del popolo congolese il nostro interessamento, la nostra preghiera e il nostro impegno personale.
Viva il popolo congolese! Viva la sua dignità e libertà!
Parma, 4 ottobre 2017.
Rete Pace per il Congo, a nome di tutti i Partecipanti.
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