Firma la petizione per fermare i massacri di Beni

beni

Carissimi amici,
vi chiediamo di firmare la petizione di Amnesty International per fermare i Massacri di Beni.

Dal 2014, i civili di Beni, nel Nord-Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), sono vittime di massacri ricorrenti. Circa 700 di loro hanno già trovato la morte e il bilancio continua ad appesantirsi.
Il governo congolese e la missione delle Nazioni Unite in RDC (MONUSCO) attribuiscono la responsabilità di questi sanguinosi attacchi a un gruppo armato ugandese, che essi hanno combattuto, con successo, secondo loro. Eppure, gli eccidi di Beni continuano.Che cosa succede veramente a Beni? Un rapporto del gruppo di esperti dell’ONU sulla RDC traccia una situazione molto più complessa. Infatti, certi alti responsabili delle forze armate della RDC e di altri gruppi armati potrebbero a loro volta essere implicati nei massacri. In più dei massacri perpetrati, l’impunità regna e i responsabili non sono inquietati.

È tempo di agire. Domandate al governo della RDC e all’ONU di prendere misure concrete per la protezione dei civili, come pure di fare ogni sforzo per lottare contro l’impunità, facendo delle inchieste e traducendo in giudizio i responsabili dei crimini commessi a Beni.


 

Alla cortese attenzione di
Joseph Kabila, Presidente della Repubblica Democratica del Congo
Ban Ki-Moon, Segretario generale delle Nazioni Unite

– Signor Presidente della Repubblica Democratica del Congo,
– Signor Segretario Generale delle Nazioni Unite,

Desidero esprimere la mia più profonda preoccupazione per le violenze che si verificano ancora nella regione di Beni, in provincia del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), dove, dal 2014, quasi 700 civili sono stati uccisi. Da due anni, gli abitanti della zona di Beni sono vittime di violenze e devono essere protetti.

La versione apportata dalle autorità congolesi e dalla missione delle Nazioni Unite nella RDC (MONUSCO), accusando un gruppo armato ugandese, le Forze Democratiche Alleate, di essere responsabili di questi massacri, conduce probabilmente a delle conclusioni affrettate. In effetti, vari rapporti, tra cui quello del gruppo di esperti delle Nazioni Unite in RDC, rivelano una situazione molto più complessa. essi alludono all’implicazione di alcuni membri delle Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo, ma anche di altri gruppi armati. Nonostante i sospetti sollevati da questi rapporti, queste persone non sono ancora state oggetto di procedure giudiziarie.

Personalmente vi esorto a:
– Prendere le misure adeguate per proteggere i civili di Beni e intraprendere delle inchieste imparziali sui massacri constatati;
– Iniziare delle procedure giudiziarie contro tutte quelle persone che sono sospettate di essere responsabili di violazioni dei diritti umani. I relativi processi dovranno essere equi, svolgersi presso tribunali civili ordinari e senza fare ricorso alla pena di morte.

 


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