DA ONU SANZIONI A RIBELLI DELL’M23 E MILIZIE FDLR

Misna

 

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato una serie di sanzioni e misure cautelative nei confronti dei ribelli del Movimento 23 marzo (M23) e i loro presunti alleati delle Forze democratiche per la liberazione del Ruanda (Fdlr), attivi nella provincia del Kivu in Repubblica democratica del Congo.

L’organismo ha ordinato l’embargo sulle armi nei confronti dei due movimenti e sancito un divieto di espatrio per alcuni dei suoi leader, tra cui Jean-Marie Runiga Lugerero e Eric Badege, sospettati dell’uccisione di donne e bambini.

La decisione ha anticipato di poche ore l’ingresso di Kigali come membro non permanente del Consiglio, il 1 gennaio 2013. “Riteniamo che queste decisioni possano concorrere al raggiungimento di pace e stabilità nell’est del Congo” ha detto l’ambasciatore americano all’Onu Susan Rice, invitando i miliziani dei due gruppi a “defezionare e deporre le armi”.

Nell’ultima offensiva durante il mese di novembre scorso, i ribelli dell’M23 erano riusciti ad avanzare fino a conquistare il capoluogo provinciale di Goma, salvo poi ritirarsi in seguito a negoziati che avevano visto il coinvolgimento di tutti i paesi della regione. A finire nell’occhio del ciclone negli ultimi mesi erano stati soprattutto Uganda e Ruanda accusati di più parti di sostenere e armare le rivoluzioni nella parte orientale del Congo, ricca di minerali e preda di un’instabilità costante.

[AdL]