RWANDA –
Nel primo processo mai celebrato in Norvegia, si è dichiarato “non colpevole” di complicità nel genocidio il 47enne ruandese Sadi Bugingo, ricercato da Kigali per il suo presunto coinvolgimento nei massacri del 1994.
La corte di Oslo ha tenuto oggi la sua prima udienza nell’ambito di un procedimento che prevede la deposizione diretta o indiretta di più di 100 testimoni.
La legge norvegese stabilisce a 21 anni di carcere la pena di chi viene riconosciuto colpevole di genocidio, ma può essere estesa alla perpetuità se l’imputato dovesse essere considerato un pericolo per la società.